sabato 27 ottobre 2007

Cinema: Giorni e Nuvole

ieri sera, come ogni venerdì mi reco al cimena a guardare un film, scelgo: Giorni e Nuvole (Antonio Albanese, Margherita Buy, per la regia di Silvio Soldini).



Era da tempo immemorabile che non vedevo un film così brutto.

Quello che mi chiedo io è: ma la Warner Bros (che produce il film) prima di mandarlo nelle sale, nn se l'è neanche guardato?

Personaggi monotoni e prevedibili, la trama è talmente inesistente che si può sintetizzare in 2 righe:
la storia di un uomo che perde il lavoro e la casa in un colpo solo, trascina la sua famiglia nella povertà. Il film lascia solo una domanda retorica, ma nel cinema l'amore vince sempre?

Non guardate il film se volete scoprirlo, vi consiglierei di chiederlo a me per evitare una spesa inutile, ma vorrei evitare un brutto ricordo! Quindi non me lo chiedete! ;)

giovedì 25 ottobre 2007

Aspettando sabato...


NAPOLI - JUVENTUS
27/10/2007 ore 20.30

mercoledì 24 ottobre 2007

La mia vena antipolitica

L'indignazione ha un limite?

leggendo il blog di beppe grillo, mi soffermo sugli innumerevoli commenti suscitati dalla proposta di legge Levi sui blog ed i siti internet che fanno 'informazione'.

La mia indignazione verso questa cosa assurda cresce di commento in commento, sento il bisogno di esprimermi e condividerla... ci penso... ci ripenso... ed apro un blog.

tratto da uno dei commenti postati sul blog di beppe grillo

LA COSTITUZIONE ITALIANA - ANNO 2007 pte
Art. 1
L'Italia è una Repubblica democratica (?), fondata sul precariato. [Anche alla Camera e al Senato dove gli assistenti dei parlamentari prendono 300 euro lordi al mese con contratti assurdi, mentre Bertinotti nonvede-nonsente-nonparla]La sovranità dovrebbe appartenere al popolo,che però non la può esercitare perchè il Governo
"in auto blu" se ne impippa della Costituzione, così come dei risultati dei referendum e del malcontento della gente.


Art. 2.
La Repubblica riconosce e garantisce solo i diritti di alcuni (i soliti paraculati amici degli amici), sbeffeggia i bamboccioni e richiede il pagamento di tasse "bellissime" che pagano sempre i poveri fessi.


Art. 3.
Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale solo a parole. Sono altresì eguali davanti alla legge, ma alcuni sono meno uguali degli altri (Mastella, Prodi, D'alema, etc.) e il fatto che ciò avvenga senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali è una grande, enorme bufala.È compito della Repubblica imbavagliare i liberi pensatori che danno fastidio,limitando di fatto la libertà e l'eguaglianza dei cittadini, impedendo il pieno sviluppo della persona umana (un precario non mette su famiglia) e l'effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all'organizzazione politica, economica e sociale del Paese, in quanto rincoglioniti dai reality e da Buona Domenica.


Art. 4.
La Repubblica riconosce a tutti i cittadini raccomandati il diritto al lavoro a tempo indeterminato. Agli altri riconosce solo il precariato e il diritto di sopravvivere senza dignità. La Repubblica si impegna a togliere ai lavoratori - sia dipendenti che autonomi - ogni speranza di concludere qualcosa di buono nella vita lavorando onestamente. Altresì si impegna a mettere i bastoni tra le ruote agli imprenditori onesti, in modo da favorire le coop, gli imPRENDITORi disonesti e i comitati d'affari in odore di mafia.