L'indignazione ha un limite?
leggendo il blog di
beppe grillo, mi soffermo sugli innumerevoli commenti suscitati dalla proposta di legge Levi sui blog ed i siti internet che fanno 'informazione'.
La mia indignazione verso questa cosa assurda cresce di commento in commento, sento il bisogno di esprimermi e
condividerla... ci penso... ci ripenso...
ed apro un blog.
tratto da uno dei commenti postati sul blog di beppe grilloLA COSTITUZIONE ITALIANA - ANNO 2007 pte 1°
Art. 1
L'Italia è una Repubblica democratica (?), fondata sul precariato. [Anche alla Camera e al Senato dove gli assistenti dei parlamentari prendono 300 euro lordi al mese con contratti assurdi, mentre Bertinotti nonvede-nonsente-nonparla]La sovranità dovrebbe appartenere al popolo,che però non la può esercitare perchè il Governo
"in auto blu" se ne impippa della Costituzione, così come dei risultati dei referendum e del malcontento della gente.
Art. 2.
La Repubblica riconosce e garantisce solo i diritti di alcuni (i soliti paraculati amici degli amici), sbeffeggia i bamboccioni e richiede il pagamento di tasse "bellissime" che pagano sempre i poveri fessi.
Art. 3.
Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale solo a parole. Sono altresì eguali davanti alla legge, ma alcuni sono meno uguali degli altri (Mastella, Prodi, D'alema, etc.) e il fatto che ciò avvenga senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali è una grande, enorme bufala.È compito della Repubblica imbavagliare i liberi pensatori che danno fastidio,limitando di fatto la libertà e l'eguaglianza dei cittadini, impedendo il pieno sviluppo della persona umana (un precario non mette su famiglia) e l'effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all'organizzazione politica, economica e sociale del Paese, in quanto rincoglioniti dai reality e da Buona Domenica.
Art. 4.
La Repubblica riconosce a tutti i cittadini raccomandati il diritto al lavoro a tempo indeterminato. Agli altri riconosce solo il precariato e il diritto di sopravvivere senza dignità. La Repubblica si impegna a togliere ai lavoratori - sia dipendenti che autonomi - ogni speranza di concludere qualcosa di buono nella vita lavorando onestamente. Altresì si impegna a mettere i bastoni tra le ruote agli imprenditori onesti, in modo da favorire le coop, gli imPRENDITORi disonesti e i comitati d'affari in odore di mafia.